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Team Policumbent: anno nuovo progetti nuovi.

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Di rientro dalla trasferta di Apeldoorn e dalla visita ai colleghi di Delft, il Team studentesco torinese ha ripreso le attività a pieno ritmo: reclutamento, allenamenti, testing e soprattutto progettazione.

Dalle nostre fonti interne al Team, ecco un'anteprima di ciò che bolle in pentola.

In attesa di un responso dall'Ateneo circa la richiesta fondi 2012, il Team ha in programma due nuovi veicoli per il 2012: una nuova unfaired full carbon in vista dei futuri Record Weekend in velodromo e la finalizzazione del progetto Pulse, lo streamliner che i ragazzi intendono portare al mondiale WHPVA di Fawlmead (Deal, UK) dall'8 al 10 giugno 2012 e successivamente al Record Wochenende di Dekra.

Ma il Team, forte dell'esperienza acquisita e dell'entusiasmo dei nuovi arrivati,, ha deciso di guardare oltre e pianificare fin d'ora il 2013 puntando decisamente in alto con due progetti ambiziosi:

  1. la realizzazione di un velomobile interamente sviluppato in ottica urban&touring;
  2. la sfida ai record estremi a Battle Mountain 2013 (con eventuale collaborazone MIT se verrà approvata la richiesta MITOR presentata congiuntamente con il Prof. Mark Drela).

Per affrontare queste sfide il Team si è attualmente diviso in due sottogruppi: racing e urban, due anime complementari, la prima rivolta all'ambito agonistico e l'altra impegnata a declinare le competenze acquisite in ottica mobilità urbana e turismo. I due gruppi sono chiaramente distinti, ma allo stesso tempo strettamente a contatto in modo da avere il giusto grado di "permeabilità" delle conoscenze che si andranno sviluppando e in modo da lavorare sempre e comunque sotto un'unica bandiera Policumbent.

Un'altra importante novità nella pianificazione 2012-13 è la volontà di spostare il baricentro del Team da un approccio BUY ad uno molto più orientato al MAKE. Questo atteggiamento deriva direttamente dall'incontro con gli studenti di Delft e dall'aver toccato con mano l'impostazione completamente differente che le Università olandesi (ma anche le americane, v. Boston e progetto MITOR) hanno verso i progetti studenteschi (tutti, non solo quelli human powered). Senza voler ad ogni costo vedere tutto rosa appena passato il confine, gli studenti italiani sono rimasti molto colpiti dalle infinite possibilità pratiche che i colleghi stranieri hanno a disposizione: spazi, macchine utensili, materiali. Il rovescio della medagli è certamente l'assenza totale di fondi dall'Ateneo, che però costringe i ragazzi a curare molto anche la comunicazione e la ricerca di sponsor privati (e con ottimi risultati). Ora non è dato sapere se questo atteggiamento verso i progetti studenteschi prenderà piede anche nel nostro paese, ma il Team Policumbent intende muoversi in questa direzione e nella richiesta di budget per il 2012 ha inserito una consistente voce di attrezzature e materie prime in ottica DIY (Do It Yourself), nella certezza di accrescere la valenza formativa del lavoro svolto e di non farsi cogliere impreparati nel caso di future riduzioni del budget dall'Ateneo.

L'evento di Apeldoorn ha portato il Team sotto i riflettori della comunità reclinata internazionale, ricevendo numerosi apprezzamenti e consigli spassionati dai tanti nord-europei presenti al velodromo. Molto positiva anche l'accoglienza dei ragazzi di Delft, con i quali si è subito instaurato un ottimo rapporto, sancito dallo scambio delle geometrie CAD delle rispettive carene, in un clima molto "open source".

Insomma tante cose bollono in pentola e il progetto Policumbent è più vivo che mai... dunque, potenziali sponsor, non siate timidi! Bocca danarosaRisatona


 

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